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Comune di Pesaro, Provincia di Pesaro-Urbino, Marche

Provincia di Pesaro e Urbino, regione Marche
Capoluogo di provincia cui condivide l'amministrazione con Urbino, è situata lungo il litorale Adriatico, alla foce del fiume foglia, l'antico Pisaurus.
Nel secolo XVII si operò definitivamente per bonificare il deflusso del fiume nell'Adriatico, infatti per molto tempo questa zona delle Marche fu malsana e malarica per il ristagno delle acque. Tra le sue frazioni la più importante dal lato storico-archeologico è Novilara, ove sono stati ritrovati reperti di epoca preistorica. Le principali risorse sono costituite dalle attività, ora industriali, della ceramica sorta in questo luogo nella II metà del secolo XV, dalla tessitura, dalle raffinerie dello zolfo e dello zucchero e da una discreta attività agricola con colture di cereali, olivi e frutta. Nella seconda metà del secolo XX il turismo ha registrato costante crescita, grazie alle belle spiagge, alla generosa gastronomia, e alla vicinanza con la riviera romagnola.

In breve

Area: 127 km² -- Altitudine: 11 m s.l.m. -- Popolazione: circa 94mila abitanti -- Densità: 731 abitanti per km² -- Codice Avviamento Postale: 61100 -- Prefisso telefonico: 0721 -- Santo Patrono: San Terenzio celebrato il 24 settembre -- Frazioni e Località: Borgo Santa Maria, Candelara, Case Bruciate, Casteldimezzo, Cattabrighe, Chiusa di Ginestreto, Colombarone, Fiorenzuola di Focara, Ginestreto, Novilara, Ponte Valle, Pozzo Alto, Santa Maria dell'Arzilla, Santa Marina Alta, Santa Veneranda, Trebbiantico, Tre Ponti, Villa Ceccolini, Villa Fastiggi -- Coordinate Gps:43°54'10"N 12°54'00"E

Luoghi d'interesse

  • i Musei nella città di Pesaro
  • La Cattedrale di San Terenzio, edificata su preesistente tempio databile intorno al III-IV secolo, e famosa per il suo pavimento a mosaico con figure e illustrazioni che ripercorrono gli eventi della religione e di vita politica dal VI al XIII secolo - visita il sito;
  • le chiese di San Domenico e di Sant'Agostino;
  • il Palazzo Ducale eretto nell'anno 1364 dai Malatesta e compiuto dai Della Rovere;
  • la Rocca Costanza, castello di pianura voluto dagli Sforza e dedicato da Alessandro a sua figlia Costanza, la cui edificazione iniziò nel 1474;
  • Parco Regionale Naturale del Monte San Bartolo, condiviso con il comune di Gabicce Mare, (visita il sito)

La Storia

Il territorio pesarese era abitato fin dall'età del ferro dal popolo piceno. Nel IV secolo a.C. gran parte delle Marche furono invase da popolazioni Galle che si unirono ai Piceni, convivendo in pace ed armonia per molti secoli, finchè i Romani nel 184 a.C. sottomisero queste popolazioni, fondando Pesaro nelle vicinanze della foce del fiume Foglia, l'antico Pisaurus, e facendone un fiorente borgo portuale e nodo stradale sulla via Flaminia.

Le lotte interne per il potere a Roma generò un decadimento e un lento e inesorabile abbandono della zona, che ben presto diventò area malsana e malarica. Fu ricostruita e distrutta diverse volte ad opera degli Ostrogoti con a capo il re Vitige e ricostruita da Belisario re dei Goti; alla caduta dell'Impero Romano d'Occidente, venne a far parte insieme alle cinque città marchigiane della cosiddetta Pentapoli, alle dirette dipendenze della circoscrizione amministrativa bizantina di Ravenna.

Nel secolo VIII fu presa come gran parte dell'Italia dai Longobardi finché all'arrivo dei Franchi, il re Pipino la donò, come gran parte delle Marche, allo stato della Chiesa, il che diede inizio al lungo periodo di possesso, anche se a volte solo nominale, del papato sull'intera regione marchigiana. Nel XII secolo fu libero Comune, successivamente tra alterne vicende storiche seguì le sorti dell'intera regione; sotto Federico II e suo figlio Manfredi conobbe un notevole incremento urbanistico e demografico, ma alla morte del Manfredi tornò sotto l'influenza dello stato clericale.

Vide poi un lungo possesso della signoria dei Malatesta e poi degli Sforza, e infine il papa Giulio II ne fece un dominio proprio, donandola al nipote Giuliano della Rovere, e sotto questa famiglia vennero iniziate le opere di bonifica della zona, giungendo in circa 100 anni alla sistemazione del deflusso del fiume Foglia nel mare Adriatico e trasformando così la foce malsana in un porto-canale, il che fu l'inizio per la città di un nuovo sviluppo, urbanistico, demografico e commerciale. Alla fine del secolo XVIII venne occupata, come del resto tutta l'Italia, dai Francesi di Napoleone, e alla sua caduta nel 1815 tornò possedimento papale, finché nel 1860 le truppe del Generale Cialdini entrarono in città, che divenne parte integrante del Regno d'Italia.

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